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Il Sindaco e la pessima pianificazione dei lavori: Carate paralizzata dai lavori su Via Donizetti e Ponte di San Salvatore

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Dall’ultimo Mercoledì ripartono i lavori per l’impianto idrico in via Donizetti. Un’epopea che dura ormai da più di un anno (visto che è iniziata nel Settembre del 2021) e che (si spera) si concluderà poco prima di Natale.

Tanti i disagi, sia nel periodo dei lavori (Settembre 2021 – Aprile 2022) viste le ovvie conseguenze di lavori effettuati su un’arteria principale del nostro paese sia, forse più sorprendentemente, nel periodo (davvero molto lungo) che va da Aprile ad oggi visto che via Donizetti è stata ridotta a un colabrodo e lasciata per ben 6 mesi in questo stato con problemi per la sicurezza sia dei mezzi che dei pedoni, con la presenza addirittura per qualche tempo di molta ghiaia sul manto stradale.

È chiaro che questo tipo di lavori richieda un certo tempo per essere realizzato e i disagi sono inevitabili, tuttavia considerando le modalità e le tempistiche dell’intervento ci risulta naturale chiederci se era davvero necessario più di un anno di lavoro, se era davvero necessario lasciare via Donizetti ridotta in condizione pietose per 6 mesi e se soprattutto non si poteva evitare di far ripartire i lavori proprio in contemporanea con i lavori di manutenzione del ponte di San Salvatore, evitando quindi di bloccare completamente Carate.

La decisione di far ripartire proprio ora i cantieri in via Donizetti dovrebbe far interrogare i Caratesi sulla capacità di questa amministrazione di studiare adeguatamente il problema viabilistico: se questo è l’esempio di quanto siano affidabili le loro valutazioni sul traffico, c’è da essere terrorizzati per l’impatto di altre decisioni che avranno ripercussioni sulla nostra viabilità, come la scelta di far spostare il Don Gnocchi al termine di Viale Brianza vicinissimo alla rotonda sopra la superstrada o quella di concedere l’autorizzazione alle nuove medie strutture di vendita autorizzate nel PGT in approvazione, proprio nelle posizioni più problematiche per il traffico cittadino come nei pressi del ponte di Realdino.

Insomma, ci tocca ricordare allo stesso sindaco che nei suoi anni di opposizione si lamentava anche dei marciapiedi, a suo dire, troppo pieni di foglie (a proposito sindaco: le consigliamo una passeggiata per vedere come sono ora), dell’importanza dell’azione e della programmazione manutentiva unita ad una (seria) valutazione tecnica viabilistica.