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Nove Piani: il nostro PGT funziona, nessuna operazione pubblicitaria può nasconderlo

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Partiamo dai fatti: sia l’asta d’acquisto della struttura sia l’abbattimento del Nove Piani sono avvenuti a PGT del 2018 vigente.

Nonostante la nostra perplessità per l’enfasi data ad una vicenda riguardante l’inizio lavori in una proprietà privata, non possiamo che ringraziare il Sindaco che ha reso involontariamente chiaro, oltre ogni dubbio, che il PGT del 2018, funziona e ha reso possibile quest’operazione.

La risoluzione del problema del Nove Piani, che da tempo purtroppo si era trasformato in luogo di abbandono e degrado, è sempre stata una priorità della giunta Paoletti: il problema principale è sempre stato quello di creare condizioni tali per cui un operatore potesse essere interessato all’area pur dovendo provvedere all’abbattimento del palazzo: l’aggiudicazione prima e l’abbattimento ora dimostrano che il PGT della Giunta Paoletti conteneva indicazioni valide e che hanno funzionato.

Fatta questa premessa, quindi, ci sembra giusto interrogare il lettore su che basi il Sindaco stia cercando di prendersi i meriti dell’operazione: e lo chiediamo ai lettori perché il Sindaco stesso, sollecitato da noi tra gennaio e febbraio su queste stesse pagine non ha saputo cosa rispondere.

L’iter burocratico di aggiudicazione all’asta della proprietà che gli acquirenti avranno valutato economicamente vantaggiosa in base a quanto previsto dalle regole del PGT vigente, non prevede legalmente altri elementi che possano aver determinato la decisione di procedere nell’operazione. Conosciamo però ormai il Sindaco che, nonostante non abbia fatto nulla, con la solita smania compulsiva che lo porta ad inaugurare con la fascia anche le sue casette LEGO, abbia semplicemente deciso che essere il sindaco al momento giusto è una motivazione sufficiente per prendersene i meriti.

A meno che, ma lo vogliamo escludere categoricamente, il sindaco abbia avuto effettivamente un ruolo nella vicenda ma che questo non si possa rivelare pubblicamente per qualche motivo.

Poichè non abbiamo dubbi sulla specchiata onestà del sindaco e sulla trasparente regolarità degli atti amministrativi dei funzionari che si è scelto, ci sentiamo di escludere la seconda ipotesi. Rimane dunque solo la prima possibilità, che del resto rispecchia perfettamente il modo in cui il Sindaco ha trattato il suo ruolo: tutta visibilità sempre e comunque.

Ma magari siamo noi ad esserci persi qualcosa e proprio per questo lasciamo quindi al lettore rispondere a questo enigma a cui il Sindaco stesso non ha voluto dare risposta.
Al di là della risposta però rimarrà oggettivo un utilizzo spregiudicato della macchina comunale per dare pubblicità all’abbattimento, un utilizzo che qualche maligno (dalla cui cattiveria però, naturalmente, prendiamo le distanze) non esiterebbe a definire propaganda.