Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigando accetti.

Cerca nel sito

Newsletter

Non ricevi le nostre notizie? Controlla nella posta indesiderata


Ricevi HTML?

Pd Carate Brianza su twitter

Pd Carate Brianza su facebook

Comunicazione Consiliare sull'esternalizzazione dell'Università della terza età

La nostra posizione, espressa dal nostro consigliere Federica Baio, sulla decisione dell'amministrazione di esternalizzare la gestione dell'università della terza età: 

"Ci ha colti di sorpresa la decisione dell’amministrazione di esternalizzare la gestione delle attività dell’Università per la Terza Età, che abbiamo saputo SOLO dai giornali.

MAI si era accennato prima a questo orientamento in nessuna sede istituzionale Consiglio o Commissione che sia, e non ne troviamo alcuna traccia neppure nel DUP.

Ricordiamo che questa gestione è sempre stata effettuata direttamente dal Settore servizi educativi/culturali/sport/tempo libero (e ora anche Ambiente …) del nostro Comune e che è sempre stata riconosciuta di grande qualità e molto apprezzata, al punto da attrarre numerose iscrizioni anche da fuori Comune.

L’U3, nata 30 anni fa dalle esigenze espresse dalla comunità caratese, ha svolto e svolge l’importante compito di favorire l’aggregazione degli utenti attraverso un coinvolgimento amichevole fra docenti e iscritti, ha lo scopo di ampliare e sviluppare le conoscenze e il dibatto critico su questioni e tematiche di ampio respiro e di organizzare incontri, visite culturali e viaggi.

Negli anni sono stati istituiti nuovi corsi (siamo passati da 10 a 50), sia teorici che pratici, in risposta alle richieste stesse dei corsisti.

Insomma, l’U3 è diventata nel tempo un vivo patrimonio dei caratesi.

Sono quindi numerose le nostre perplessità in merito a questa scelta amministrativa di cui non riusciamo a cogliere i potenziali vantaggi.

Innanzitutto ci piacerebbe capire meglio CHI garantirà adesso e per il futuro la qualità e la quantità del servizio e se ci sarà una qualche forma di coprogrammazione e coprogettazione tra l’Amministrazione Comunale e l’Organizzazione del terzo settore.

Sappiamo bene, infatti, che il Comune può svolgere le sue funzioni anche favorendo l’iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà, principio che condividiamo nel modo più assoluto.

E’ però lecito chiedersi se, in questo caso, la scelta di demandare la gestione del servizio ad un’organizzazione del terzo settore non sia stata determinata piuttosto dalla necessità, o meglio dalla VOLONTA’ di sgravare l’Ufficio anche di questa ulteriore competenza, come si sta facendo a ripetizione in questi ultimi due anni.

Osserviamo infatti purtroppo che il Settore è stato progressivamente svuotato di tutta una serie di competenze sostanziali (dalla gestione del nido e della scuola infanzia, all’assistenza educativa per le relazioni sociali ora gestito di fatto dalla cooperativa sotto l’egida dei servizi sociali, passando per la nuova modalità di calcolo dei bollettini trasferita in capo al servizio economato).

Eppure, a fronte di questo importante “alleggerimento” di compiti, sempre in questi ultimi tempi, c’è stato un considerevole aumento del personale in questo Settore:

MA ALLORA con quali competenze e per quali finalità istituzionali?

A questo potremmo aggiungere altre osservazioni di dettaglio in merito all’avviso pubblico per l’individuazione dell’organizzazione del terzo settore a cui affidare lo svolgimento delle attività di Università per la Terza Età per il prossimo triennio.

Ci chiediamo per esempio:

- come sono state calcolate le spese per riscaldamento e utenze della nuova sede in Villa Cusani previste in € 16.000 cui l’OTS dovrà contribuire a partire dall’anno 2022/2023 in base al numero degli iscritti per un importo intorno a 12.000 euro?

- E se questi costi dovessero variare come ci si comporterà?

- Tutte le altre spese di gestione – docenti, libretti, assicurazioni, attrezzature, fotocopie, telefoni, pulizia e manutenzione saranno a carico dell’OTS quindi gli incassi andranno tutti al terzo settore?

- E chi incasserà le rette? Chi le definirà? Con quali criteri? In accordo con il Comune?

- Per il primo anno, poi, anno c.d. “di transizione” tutte le spese rimarranno a carico del Comune visto che il contributo a carico dell’OTS è previsto solo a partire dall’anno accademico 2022/2023? Ma come verrà regolato il rapporto tra Comune e OTS? E quando partiranno i corsi di quest’anno? ….)

Insomma restano aperte una serie questioni che avrebbero meritato e meritano ancora di essere quanto meno illustrate e discusse in sede di commissione.

Su questo cambio sostanziale della politica educativa caratese CHIEDIAMO quindi che si apra innanzitutto un dibattito non solo in Consiglio ma anche tra la cittadinanza perché, prima ancora di entrare nel merito di una valutazione che presumibilmente ci vedrà contrari, la mancata discussione rappresenterebbe un’ulteriore manchevolezza grave in termini di partecipazione.

Dopo più di tre anni in cui le forze politiche e la cittadinanza apprendono innanzitutto dai giornali e da facebook le scelte e le azioni di questa Amministrazione, nonostante i continui richiami da parte nostra, è necessario che non si dimentichi il dovere di INFORMAZIONE e PARTECIPAZIONE che OGNI Amministrazione Comunale ha nei confronti dei propri Cittadini, a partire da quelli eletti con cui si trovano a collaborare in Consiglio Comunale."

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna