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Mozione del PDL per la privatizzazione del servizio di Asilo Nido: le considerazioni del Consigliere Pennè

Nel Consiglio Comunale di giovedì 29 ottobre è stata discussa, tra le altre cose, una mozione presentata dal Gruppo consiliare Il Popolo delle Libertà dal titolo “Proposta di cessione del servizio comunale di asilo nido del Comune di Carate Brianza”. Con questo documento il Gruppo di minoranza proponeva all’intero Consiglio di esternalizzare il servizio, quindi privatizzandolo, “con la finalità - si legge nella mozione- di ridurre i costi, a parità della qualità del servizio”. A questa Mozione la Maggioranza, incluso il Partito Democratico, si è opposta in maniera compatta e la proposta è stata respinta.

Ma per continuare a garantire la stessa qualità (elevata, data la copertura dei posti disponibili se confrontati con altri asili nido) del servizio che attualmente l’Amministrazione comunale garantisce, se questa mozione fosse stata approvata, il privato cosa avrebbe potuto fare? A nostro avviso, aumentare le rette, aumentando in questo modo non di poco i costi per le famiglie. Queste ultime, quindi, si sarebbero trovate obbligate a tagliare altre voci del proprio bilancio famigliare al fine di coprire i nuovi costi o, nel peggiore delle ipotesi, ritirare i propri bambini dal servizio di asilo nido.

Oggi l’asilo nido “Il mio piccolo Nido” è un servizio che il Comune di Carate Brianza offre a tutti i residenti che decidono di farne uso, senza scopo di lucro, dove l’Amministrazione comunale organizza eventi a scopo educativo per i genitori, controlla la qualità (cosa che non potrebbe fare in caso di esternalizzazione) e stabilisce le rette; proprio queste ultime sono determinate in modo da rendere il servizio il più accessibile ad una vasta platea di cittadini caratesi.

A livello personale, ma anche come Partito Democratico e Maggioranza, sono convinto sia un servizio essenziale, di carattere non solo educativo ma anche sociale.

Inoltre, se è vero che le famiglie devono poter avere la massima libertà di scelta di tipologia dell'asilo, così come scuole, a cui iscrivere i propri figli (concetto espresso dalla minoranza in Consiglio Comunale in diverse occasioni), nel caso in cui la mozione del gruppo PdL fosse stata approvata, a Carate sarebbero esistiti solo asili nido privati. E se, in questo scenario, in futuro i genitori avessero voluto iscrivere i propri bambini ad un asilo nido pubblico? Sarebbero stati costretti ad uscire dai confini caratesi, cosa che per molte famiglie non sarebbe risultata comoda.

Inoltre, all'interno della mozione, si faceva riferimento ad un fatto, ovvero che diverse Amministrazioni comunali della nostra Provincia e della nostra Regione “hanno cessato o hanno mostrato l’interesse di cessare il servizio comunale di asilo nido”. Le Amministrazioni comunali devono prendere decisioni in maniera indipendente, senza farsi condizionare da quelle prese da altri Comuni. È vero quanto riportato nella Mozione del gruppo PdL, è anche vero però che molte altre Amministrazioni locali hanno deciso di mantenere un servizio pubblico, senza appaltare nulla ad aziende esterne.

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